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sabato 12 febbraio 2011

Invalidità, "dall'Inps ritardi e problemi": la protesta delle associazioni

mani alzate in segno di protestaCiechi costretti a togliesi le protesi, tetraplegici invitati ad alzarsi: denunciate "segnalazioni che rasentano la follia". L'Unione ciechi annuncia una class action contro l'Istituto e una manifestazione di protesta, la Fish segnala lacune e ricorda che "senza le certificazioni, attese per mesi, le persone con disabilità non possono accedere a nessun beneficio". Ma secondo l'Inps molte responsabilità sono delle Asl
ROMA - Anziani più volte chiamati ai controlli, ciechi costretti a togliesi le protesi per dimostrare la propria cecità, tetraplegici invitati ad alzarsi dai medici per testare il livello di disabilità. L'Unione italiana ciechi torna a denunciare la "ferocia dei controlli Inps"per la verifica delle invalidità in una conferenza stampa oggi a Roma, in cui sono state annunciate anche una class action contro l'Istituto di prevenzione e una manifestazione di protesta. "In uno stato di diritto - afferma Tommaso Daniele, presidente della Uic- è un impegno importante scovare i falsi invalidi perché queste persone danneggiano prima di tutto gli invalidi veri: oltre a truffare lo Stato e contribuire a creare un clima di sospetto, ogni falso cieco che prende soldi li toglie a uno vero. Per questo da sempre siamo impegnati con l'Inps a collaborare attivamente. Ma ci stanno arrivando segnalazioni che rasentano la follia".
Paolo Landi, segretario generale di Adiconsum, ha sottolineato l'importanza di combattere non solo i falsi invalidi ma "anche chi attesta il falso". "Solo se si comincia a colpire medici compiacenti si può risolvere il problema"aggiunge. Secondo Landi l'Inps deve fare una duplice azione di controllo, verso il personale medico e verso i pazienti, ma le verifiche devono comunque essere "dignitose". Il segretario dell'Adiconsum ha poi lanciato l'ipotesi dell'azione collettiva che, sottolinea, "non prevede risarcimenti ma una negoziazione con l'Istituto per rimuovere il problema". Landi  ha poi spiegato che dopo la diffida all'organismo responsabile, tramite la class action, si prevedono 90 giorni di tempo per rimuovere il problema, dopodiché l'azione passa al Tar. "Ma mi auguro che non si debba arrivare a questo", ha concluso. Sul banco degli imputati, per la ferocia di alcune visite, anche i medici. "Un medico che si comporta così deve essere radiato- afferma Filippo Cruciani docente di oftalmologia presso l'università La Sapienza-. Il problema della certificazione è enorme, l'Inps non riesce a dare linee guida a cui attenersi e la situazione si ripercuote sul disabile. Chi fa le certificazioni ne deve essere responsabile fino in fondo".

I PRODOTTI DI GUANELLARTE SBARCANO IN ITALIA

 
 
 
logo guanellarteIl ricavato di queste iniziative permette il finanziamento dei laboratori del Centro

Arrivano in Italia i prodotti di Guanellarte, la marca ideata dai guanelliani in Colombia per dare visibilità e dignità ai prodotti realizzati dagli oltre 70 ragazzi con diverse abilità accolti presso il Centro di Educazione e Riabilitazione don Luigi Guanella di Bucaramanga.

"Guanellarte - spiega il direttore del Centro, P. Cosimo Pedagna - nasce tre anni fa con l'obiettivo di dare dignità e la possibilità a queste anime speciali di esprimere ciò che sono e sentono".

Sei i laboratori (panetteria, mani creative, pittura, candele, ricamo, falegnameria) - che diverranno 8 il prossimo anno - attivati per valorizzare le capacità dei giovani dai 16 ai 40 anni, provenienti dalla città e dintorni e accolti in modalità diurna nel centro guanelliano.

Tra i prodotti, di qualità e particolare rifinitura, orecchini, collane, borse, sciarpe, portachiavi, bracciali, oggetti in vetro, candele artistiche e profumate, tovaglie, tutti contraddistinti da un apposito logo, con l'indirizzo del centro ed un messaggio: "vogliamo costruire un mondo in cui tutti abbiano un posto, in cui la disabilità sia una risorsa e ci siano pari opportunità per tutti".

Costo dei manufatti dai 50 centesimi ai 30 euro, per prodotti di particolare fattura come tovaglie ricamate e pitturate a mano o lavori in legno. Attualmente i prodotti vengono presentati e venduti nei paesi vicini al Centro tramite le fiere artigianali, con il posizionamento nella piazza principale della città di 6 stand, uno per ogni laboratorio, e l'aggiunta di un palco per permettere ai ragazzi di completare la loro espressione con danze e canti, con l'obiettivo di tentare di incidere nel cambiamento di mentalità della gente. "Il ricavato di queste iniziative - sottolinea P. Pedagna, originario di Gaeta - permette il finanziamento dei laboratori ma al momento non un riconoscimento economico ai ragazzi". Per questo Guanellarte vuole tentare altre vie: la distribuzione in Italia, tramite partner interessati alla distribuzione.


In questo video li prodotti presentati all'interno della trasmissione MENTRE di TV2000

INFO:

Dott. Izzo Paolo
Tel. 06.4116950
E-mail mailto:paolo.izzoo@gmail.com

martedì 8 febbraio 2011

AUTISMO: A COSA FARE ATTENZIONE PRIMA DELLA GRAVIDANZA

Maggiormente a rischio anche i bambini nati prematuri e/o sottopeso

Alla ricerca delle cause dell'autismo, gli scienziati stanno focalizzando la loro attenzione non sono sulla genetica, ma anche sul periodo di gravidanza. Complicanze durante la gravidanza e gravidanze portate a termine in madri non più giovani sembrano infatti essere le cause dell'aumento dei fattori di rischio per l'autismo. Tre recenti studi hanno evidenziato l'incidenza sullo sviluppo di autismo di tre fattori in particolare: l'età della madre, la distanza tra le gravidanze e la presenza di malattie autoimmunitarie nella madre.

L'ETÀ DELLA MADRE - Uno studio apparso sul British Journal of Psychiatry ha evidenziato come in nove casi su tredici presi in considerazione dimostrino che l'aumento di sviluppo di sindrome autistica da parte del feto aumenta proporzionalmente con l'aumentare dell'età della madre. Il rischio è risultato essere superiore del 27% tra le donne comprese tra i 30-34 anni di età rispetto alle madri di età compresa tra i 25 ed i 29 anni, e, se si compara il rischio tra le donne di 30 anni con quelle superiori a 40 il rischio è praticamente il doppio.
Anche l'età del padre sembra però incidere sfavorevolmente, il rischio di insorgenza di autismo aumenta infatti del 5% ogni quattro anni, a partire dai 30 anni.
Le ragioni biologiche di ciò non sono ancora chiare, ma molti scienziati sospettano che possano concorrere anomalie cromosomiche che si sviluppano nelle uova delle donne più anziane così come nello sperma maschile.

GRAVIDANZE RAVVICINATE - Secondo una ricerca della Columbia University, diretta dal dottor Keely Cheslack-Postava e pubblicata sulla rivista Pediatrics, le coppie dovrebbero lasciar trascorrere almeno un anno prima di tentare una seconda gravidanza perché minore è la differenza di età tra fratelli e più alto sarà il rischio che il secondogenito sia un bambino autistico. Quando l'intervallo di tempo tra un parto e l'altro è di un anno o poco più, infatti, il fratello minore ha addirittura il triplo delle possibilità di soffrire di autismo. Per i fratelli nati a 12 mesi l'uno dall'altro la percentuale di rischio è pari al 3,4, se la distanza tra le due gravidanze aumenta fino a 23 mesi si scende all'1,9 fino ad arrivare all'1,2 in caso di divari superiori ai due anni.
Gli studiosi ipotizzano che ciò possa dipendere dallo stato di salute della madre: l'organismo delle donne incinte infatti consuma in eccesso una serie di sostanze nutrienti quali la vitamina B, ferro e in particolare l'acido folico. Se la seconda gravidanza è troppo ravvicinata queste sostanze non hanno il tempo di ri-accumularsi nell'organismo in quantità sufficienti e questo aumenterebbe le possibilità che il secondo figlio sia affetto da autismo.

MALATTIE AUTOIMMUNITARIE - Secondo uno studio pubblicato sempre sulla rivista Pediatrics, i bambini di madri che hanno malattie autoimmunitarie come il diabete di tipo 1, l'artrite reumatoide e la celiachia hanno un rischio tre volte maggiore di nascere autistici. I ricercatori del Dipartimento di Salute Mentale alla Bloomberg School of Public Health della Johns Hopkins University hanno lavorato su un campione di 3.325 bambini danesi con diagnosi di autismo rilevando che i bambini le cui madri avevano malattie del sistema immunitario risultavano 1,5 volte maggiormente a rischio se la madre era affetta da diabete, di 2 volte superiore nel caso di madre con artrite reumatoide e ben 3 volte più a rischio nel caso di madre celiaca.
Tra le cause possibili è stato evidenziato il fatto che l'interazione potrebbe essere associata alle malattie di per sé, oppure potrebbe derivare dal fatto che i geni associati alle malattie autoimmunitarie e quelli associati all'autismo siano vicini l'uno all'altro, oppure ancora che il disturbo immunitario influisca sulla qualità della gravidanza. Potrebbe anche trattarsi, dicono gli scienziati, del fatto che i bambini nati sottopeso o prematuramente sono più a rischio di autismo, e, dato che tra le donne affette da malattie del sistema immunitario i parti prematuri e sottopeso sono più comuni, questo potrebbe contribuire ad alzare i fattori di rischio.



INFO:

AUTISMO ITALIA


ASSOCIAZIONE NAZIONALE GENITORI SOGGETTI AUTISTICI ONLUS

BANCA DATI AIAS PIAZZA ARMERINA

Visitate la banca dati nel sito dell'AIAS di Piazza Armerina. Strutturata per aiutare noi disabili a conoscere i luoghi dove possiamo essere sicuri di muoverci in perfetta autonomia. Se avete delle proposte per migliorare il sito contattatemi . Mi raccomando non fate finta di niente, diamo una spinta a questa cittadina per renderla migliore e accessibile a tutti.

link banca dati: http://www.aiasarmerina.org/index.php?option=com_content&view=section&id=5&Itemid=131

lunedì 7 febbraio 2011

"Il pregiudizio sociale è un' economia della mente che diventa un' avarizia del cuore"
Disabilità non significa inabilità. Significa semplicemente adattabilità.
La domanda da porsi è questa: che cosa può fare un disabile per la collettività in cui vive? È una domanda rivoluzionaria, un cambio drastico di cultura e immagine.

Palermo, il Centro Alzheimer potrà ospitare 25 pazienti solo per alcune ore al giorno

anziana affetta da AlzheimerLa direzione sanitaria dell'Asp6, guidata dalla dottoressa Anna Rita Mattaliano, interviene sul futuro del Cei e spiega cosa prevede il nuovo bando per l'attivazione del personale. Presto "saranno realizzati 4 centri diurni a Palermo e provincia"

PALERMO - Da più di un anno il Centro Educativo Alzheimer di Palermo è stato costretto ad autogestirsi garantendo lo stesso, alcune mattine alla settimana, l'accoglienza di qualche malato solo se accompagnato da un familiare. Il motivo? La mancanza di personale, che non ha più avuto lo stipendio. Sul futuro del Centro interviene la direzione sanitaria dell'Asp6, guidata dalla dottoressa Anna Rita Mattaliano. "Il Centro Diurno Socio-sanitario, denominato Centro Educativo Alzheimer, attraverso progetti finanziati con i fondi della legge 328 porrà in essere un piano di sinergia progettuale, attraverso azioni sanitarie ad alta valenza sociale - si legge nella nota -, e sarà reso operativo allorché verrà espletata la gara per identificare l'ente no profit garante del servizio. La gara è stata approvata ed adottata con atto deliberativo, ed è in fase di pubblicazione dopo precedenti annullamenti del bando".
Dopo i primi due bandi andati a vuoto come mai la terza gara di appalto per il potenziamento del centro diurno per i malati di Alzheimer non è stata ancora pubblicata? "Il primo bando era stato emanato con l'intento di reperire figure professionali necessarie ma fu revocato in quanto l'assessore alle Attività Sociali del comune di Palermo aveva richiesto che l'affidamento del servizio fosse destinato a soggetti del terzo settore (enti no profit - onlus). La prima indizione di gara con procedura aperta (Dipartimento Appalti), è stata annullata perché nessun ente partecipante possedeva 'tutti i requisiti' richiesti e, comunque, perché era emerso che il bando si prestava a dubbi interpretativi. Allo stato, i tempi tecnici di realizzazione del progetto, contenibili in tre mesi, comprendono: la pubblicazione della gara (una settimana), la nomina della Commissione Tecnica, il vaglio delle offerte (cinquantadue giorni), l'espletamento della gara e la trasmissione del Verbale al Dipartimento Appalti".
"Relativamente a quanto previsto dal capitolato - prosegue la nota - l'art. 5 del bando prevede che l'attività sia svolta per un tempo di venti mesi e per un numero di venticinque utenti giornalieri, i quali non saranno presenti tutti in contemporanea, ma si presenteranno in base ai Piani di Assistenza Individuale, questi ultimi flessibili e stabiliti per alcune ore giornaliere ed in base alla tipologia della malattia e dei bisogni dei familiari, per cui gli operatori si occuperanno solo dei complessivi venticinque utenti nell'arco della giornata. L'Associazione Alzheimer, quale organismo di rappresentanza dei pazienti e dei loro familiari, potrà vigilare da vicino sul buon andamento del servizio". "Si porta infine a conoscenza - conclude la nota - che questa Azienda, con Fondi assegnati dall'Assessorato della Salute, sta organizzando l'attivazione di quattro Centri Diurni a Palermo e provincia".
La Disabilità non è un Mondo a parte,
ma una parte del mondo.

ISTRUZIONI UTILI PER ISCRIVERSI ALL'ANNO SCOLASTICO 2011/2012

Per gli alunni disabili il rimando è alle Linee guida dell'agosto 2009
Il 30 dicembre scorso il Ministero dell'Istruzione ha emanato una circolare, la numero 101, per fissare le varie regole sulle iscrizioni per l'anno scolastico 2011-2012 il cui termine scadrà il 12 febbraio prossimo, per tutti gli ordini di scuole.

Vogliamo innanzitutto ricordare quella che è una premessa fondamentale, ovvero che "Tutti gli alunni in situazione di handicap (anche grave) hanno diritto a frequentare le classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado (scuola materna, elementare, media e superiore)" (art. 12 Legge 104/92).

Precisato questo, andiamo a vedere nel dettagli i contenuti della circolare.

SCUOLA DELL'INFANZIA - Per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo, il quadro normativo di riferimento è definito dal Regolamento di cui al D.P.R. n. 89 del 20 marzo 2009 e dall'Atto di indirizzo emanato dal Ministro in data 8 settembre 2009, che hanno riordinato l'intera materia di questo importante segmento del sistema scolastico. Leggiamo nel testo che possono essere iscritti alle scuole dell'infanzia bambini e bambine che compiano i tre anni d'età entro il 30 aprile 2012, in caso di eccedenza delle domande però la precedenza verrà data ai bambini che li compiono entro il 31 dicembre 2011.

SCUOLA PRIMARIA - Analogamente i genitori, o tutori legali, hanno il dovere di iscrivere alla classe prima i bambini che compiano sei anni entro il 31 dicembre 2011, possono essere iscritti però anche coloro che li compiono entro il 30 aprile 2010. L'obbligo di iscrizione alla prima classe è sancito quindi in maniera inderogabile per tutti i bambini, anche quelli disabili.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - Citiamo letteralmente il testo della circolare: "Per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo, il quadro normativo di riferimento è definito dal Regolamento di cui al D.P.R. n. 89 del 20 marzo 2009 e dall'Atto di indirizzo emanato dal Ministro in data 8 settembre 2009, che hanno riordinato l'intera materia di questo importante segmento del sistema scolastico."

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO - Anche in questo caso citiamo il testo della circolare, già molto esplicativo: "Ai fini della prosecuzione del percorso di studi, le domande di iscrizione degli alunni
frequentanti l'ultimo anno della scuola secondaria di I grado negli istituti statali e paritari, debbono essere trasmesse - per il tramite del dirigente della scuola di appartenenza - all'istituto secondario di II grado prescelto. Tali domande debbono essere inoltrate agli istituti di destinazione entro i cinque giorni successivi alla scadenza del 12 febbraio 2011."

ALUNNI CON DISABILITA' - Le iscrizioni di alunni con disabilità avvengono con la presentazione, da parte dei genitori, della certificazione rilasciata dalla A.S.L. di competenza, a seguito degli appositi accertamenti collegiali previsti dal D.P.C.M. 23 febbraio 2006, n. 185. Per maggiori dettagli sull'iter procedurale da seguire vi rimandiamo al nostro approfondimento "L'integrazione scolastica degli alunni disabili". Per approfondire ulteriormente rimandiamo, come fa anche la circolare, alle Linee guida emanate dal Ministero il 4 agosto 2009.
La novità più rilevante contenuta nella circolare è quella relativa all'iscrizione di alunni con diagnosticati Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Le iscrizioni di alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) - leggiamo nel testo della circolare - avvengono con la presentazione, da parte dei genitori, della documentazione di diagnosi effettuata da specialisti del Servizio sanitario nazionale o strutture accreditate, come previsto dall'art. 3 della legge n. 170/2010.

ISTRUZIONI OPERATIVE - In allegato alla circolare viene allegata la modulistica standard necessaria per l'iscrizione alle sezioni di scuola dell'infanzia e alle classi prime della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado (vedi allegati A, B, C, D).


PER APPROFONDIRE IN DISABILI.COM:

Speciale SCUOLA DISABILI

Speciale INTEGRAZIONE SCOLASTICA

domenica 6 febbraio 2011

9 FEBBRAIO: ISTITUITA LA GIORNATA NAZIONALE DEGLI STATI VEGETATIVI

fishFISH: "C'è bisogno che il Paese ritrovi fiducia nella capacità di farsi carico di situazioni di dsiabilità gravissime"

Nella Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio è stata pubblicata la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri che istituisce la Giornata nazionale degli stati vegetativi. Nell'ambito di tale Giornata, le Amministrazioni pubbliche e gli organismi di volontariato si impegnano a promuovere, attraverso idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, l'attenzione e l'informazione su questo tipo di disabilità che coinvolge "oltre al malato, in maniera assai rilevante, i familiari".

È un'occasione importante. C'è bisogno che il Paese ritrovi fiducia nella capacità di farsi carico di situazioni di disabilità gravissime come quelle che riguardano le persone in stato vegetativo o di minima coscienza, che si dia finalmente voce a tutti coloro che in questi anni hanno chiesto, come atto di giustizia e non soltanto di umana generosità, il riconoscimento del diritto incomprimibile di ogni Cittadino ad essere curato ed assistito in tutte quelle condizioni in cui non può provvedere a se stesso.

È un occasione per riparlare di Livelli Essenziali di Assistenza, di finanziamento adeguato delle politiche per la non autosufficienza, di supporto economico e pratico alle famiglie che si trovano quotidianamente sole a gestire problemi enormi. È l'occasione per parlare di abbandono assistenziale per trovarne una soluzione. Affrontare seriamente, e con una speranza costruttiva, questi temi richiede serenità e, soprattutto, assenza di "distrazioni" o di attriti che con la soluzione dei problemi nulla hanno a che vedere. In questo senso appare infelice la scelta della data: il 9 febbraio, la data della scomparsa di Eluana Englaro .

"Il 9 febbraio – riflette Pietro Barbieri, Presidente della FISH – piaccia o no, è la data in cui si è consumata una evidente sconfitta di tutti coloro che hanno sperato, fino all'ultimo, che Eluana Englaro non fosse privata del diritto di ricevere cure ed assistenze proporzionate alla sua condizione clinica. Il 9 febbraio, piaccia o no, è stato caricato di significati etici da coloro che hanno considerato l'esito della vicenda di Eluana Englaro come una vittoria nei confronti di certe logiche e come l'inizio della strada che conduce alla cogenza di individuali disposizioni di fine vita".

Una Giornata dedicata alle persone in stato vegetativo e di minima coscienza non doveva essere collocata in un contesto conflittuale, coincidendo con una giornata che resta, per tutti, un evento di lutto. Questa scelta porterà a rinfocolare polemiche che di fatto impediscono di pensare in primo luogo al valore indispensabile di un' assistenza adeguata – oggi drammaticamente sempre più carente – e all'importanza dell' impegno per la qualità della vita delle persone assistite e dei loro famigliari.


FISH Onlus


INFO:

http://www.fishonlus.it/

Palermo, apre il primo sportello informativo per lo sport paralimpico

cartina della SiciliaSarà gestito da alcuni volontari con disabilità e seguirà gli stessi orari degli uffici della sede regionale Inail di Palermo. Lo sportello si inquadra nell'ambito del protocollo d'intesa tra l'Inail e il Cip sull'avviamento allo sport
PALERMO - La presentazione del primo sportello informativo per lo sport paralimpico è avvenuta nella sede regionale dell'Inail Sicilia, a Palermo. All'inaugurazione erano presenti il neo-direttore regionale Giovanni Asaro, il direttore della sede Inail di Palermo, Guido Cormaci, e il presidente del Cip Sicilia, Nicole Mazarese. Lo sportello, che sarà ubicato al primo piano della sede Inail di Palermo Fante, nasce per promuovere sempre più la pratica sportiva non solo verso le persone infortunate sul lavoro, ma anche tra gli invalidi civili, offrendo orientamento ed informazioni sulle discipline e sulle società sportive presenti nel territorio siciliano.
Lo sportello, che sarà gestito da alcuni volontari con disabilità, seguirà  gli stessi orari degli uffici della sede regionale Inail di Palermo. Lo sportello si inquadra nell'ambito di quanto prevede il protocollo d'intesa tra l'Inail e il Cip sulla valorizzazione e l'avviamento allo sport delle persone con disabilità. "Il fine è quello di divulgare l'importanza della pratica sportiva  in tutte le sedi territoriali Inail della Sicilia affinché tutti i soggetti con disabilità possano scoprire l'aiuto ed il sostegno umano e sociale che possono trarre dallo sport - afferma Nicole Mazarese, presidente regionale del Cip -. In questo modo si attiverà un vero e proprio monitoraggio delle società sportive presenti in Sicilia e di tutti gli assistiti Inail che volessero intraprendere un'attività sportiva. Da quando abbiamo attivato il protocollo, abbiamo già avuto 30 disabili del lavoro,  assistiti  dall'Inail, che hanno intrapreso attività sportive".
Il protocollo traccia le linee guida per lo svolgimento della pratica sportiva da parte di tutte le persone con disabilità ed ha già in Sicilia costituito una squadra di basket in carrozzina, alcuni campi sportivi e inoltre mira alla progettazione di corsi specifici per la formazione, l'avviamento alle singole discipline sportive e l'avvio di una scuola di vela. La convenzione, infatti, sul modello del protocollo nazionale rinnovato lo scorso luglio, punta alla promozione su tutto il territorio di attività per la diffusione della pratica agonistica come strumento di recupero psicofisico e sociale delle persone disabili.

OFF LIMITS

QUESTA CITTA’ NON E’ PER TUTTI 2011-02-06 Quello delle barriere architettoniche, pur costituendo un tasto dolente per molte persone disabili, è un problema spesso trascurato e lasciato nell’ombra dell’indifferenza. I volontari dell’A.I.A.S. hanno così deciso di occuparsene, entro le loro possibilità, andando a verificare, l’accessibilità di diverse strutture pubbliche e private aperte al pubblico e la situazione riguardante la viabilità e il rispetto di alcune norme che regolano i parcheggi riservati alle persone disabili. I dati raccolti costituiscono la “Banca dati sull’accessibilità”. Così, per la prima volta, a Piazza Armerina ci si occupa di quest’argomento in maniera approfondita: “Un argomento che non consente, come giusto, un tono polemico – dice Lorenzo Naso, presidente della locale sezione A.I.A.S.,– ciò che più ci preme è sensibilizzare tutti i cittadini e soprattutto l’Amministrazione comunale, che ha il dovere, morale e politico, di avviare un piano preciso per la rimozione delle barriere architettoniche”. Piazza Armerina ha molti problemi che limitano il diritto di movimento alle persone disabili, perché le barriere architettoniche e la poca sensibilità di diversi cittadini non gli consente di: recarsi dal Sindaco, all’ufficio dei servizi sociali o all'anagrafe per richiedere un certificato; andare a spasso per la città; andare all'ENEL per un contratto o altro; recarsi in chiesa o utilizzare i mezzi di trasporto pubblico.(sono solo alcuni esempi) Alcune di queste cose potranno farle solo con aiuto mentre altre restano comunque insormontabili, quindi: QUESTA CITTA' NON E' PER TUTTI.

Ricordati: “Quello che per tanti è fastidio per i disabili, spesso, è un ostacolo insormontabile”. RIFLETTI ! ! !

Fonte: www.aiasarmerina.org