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martedì 26 aprile 2011

II Museo Tattile di Varese


La via percettiva attraverso il tatto è preclusa in quasi tutti i musei del mondo anche se, non solo l'osservazione tattile rappresenta il principale canale di conoscenza per i non vedenti, ma costituisce anche un allargamento delle modalità di fruizione e di conoscenza dell'arte e della realtà, per tutti coloro che dispongono del senso della vista.

Il Museo Tattile, su ispirazione dell'Unione Italiana Ciechi - Sezione di Varese, nasce quindi da questa considerazione, ponendosi l'obiettivo di promuovere una conoscenza senza barriere, grazie anche al supporto di progetti di alto livello didattico e sociale capaci di farlo essere in tal modo un punto di riferimento per vedenti e non vedenti attraverso la proposta di una articolata serie di percorsi di apprendimento multisensoriale.
Il principio sul quale il Museo Tattile Varese si basa è che toccare dei volumi e avere modo di scoprire delle nuove modalità di conoscenza attraverso le proprie mani, costituisce un'esperienza non solo sensoriale di straordinario interesse (tanto per vedenti che per non vedenti), ma rappresenta senza dubbio una nuova e più approfondita modalità per accedere ad una più vera e completa conoscenza del mondo.
II Museo Tattile Varese si propone come ampliamento e prolungamento ideale dei Musei Tattili di Madrid e di Ancona, dedicandosi non tanto agli approfondimenti relativi alla studio
ed alla comprensione della scultura (che è appunto una peculiarità degli altri due musei), quanto piuttosto alla conservazione di una serie di modelli che consentano la fruizione attraverso il tatto di elementi, particolari, strutture della storia dell'arte, dell'architettura, dell'archeologia, della geografia, del territorio, ed in generale della realtà intesa nella sua accezione più generale.
E' evidente come Il Museo Tattile Varese sia quindi dedicato non solo a chi non può misurarsi con la luce e l'immagine, ma anche a tutti coloro che con la luce e con l'immagine si rapportano ogni giorno, proponendosi di 'rivelare' a tutti le infinite possibilità della percezione, e diventando una sorta di enciclopedia tridimensionale da sfogliare con le mani, capace di raccontare a tutti il mondo in una modalità più comprensibile e più esaustiva. In questo senso, l'esperienza di 16 anni del Museo Omero di Ancona, che è oggi un Museo statale che viene mediamente visitato da 30.000 persone all'anno, appare significativa nel chiarire come la tattilità rappresenti davvero un valore aggiunto di straordinaria portata.
Il Museo Tattile Varese, viene diviso in sezioni, costituite da: la storia dell'architettura, particolari architettonici, modelli geografici, i modelli archeologici, 'guide turistiche' tridimensionali, le vie d'acqua e i mulini.
La storia dell'architettura
Una parte del Museo Tattile Varese di particolare suggestione tattile e visiva è rappresentata dalla sezione dedicata ai modelli che riproducono esempi significativi di edifici, chiese, monumenti, ecc. particolarmente rappresentativi di una 'stagione' e di uno stile della storia dell'arte. Questa sezione, che ospita esempi di tutte le epoche della storia dell'architettura, costituisce uno straordinario strumento di conoscenza per i non vedenti che sono messi in condizione di rapportarsi con gli 'spazi' strutturali e architettonici degli edifici, e diviene anche importante strumento di didattico per i vedenti, che sono messi in condizione di arrivare ad una comprensione di strutture e di linee altrimenti più difficilmente conoscibili.
Particolari architettonici
La storia dell'arte è composta da opere scultoree, pittoriche, architettoniche e da infrastrutture che si legano in diversa natura al territorio nel quale sono inserite. Questa sezione del Museo Tattile completa quella dedicata alla storia dell'architettura, con una serie di modelli che riproducono i differenti particolari architettonici che, non solo fanno parte e definiscono la natura e la collocazione tipologica di un edificio, ma hanno rappresentato nel corso dei secoli l'elemento distintivo di una scuola di pensiero, di uno stile, o il segno di una evoluzione tra un periodo artistico e l'altro. In sostanza la tesi che sta alla base di questa divisione è quella secondo la quale è sì possibile raccontare, dal punto di vista tattile, il gotico lombardo attraverso un modello che riproduca il Duomo di Milano, ma è altrettanto possibile e significativo farlo realizzando da dei modelli tattili di un particolare, quali una guglia, una colonna, un arco a sesto acuto, una volta.
Modelli geografici
Una sezione del Museo Tattile Varese viene dedicata alla geografia, rappresentata attraverso una doppia serie di modelli tattili. La prima serie è costituita da dei modelli che riproducono dei particolari del territorio considerato nella sua forma naturale, quali ad esempio la rappresentazione dell'orografia del terreno, dell'alveo di un fiume, della conformazione di una costa, eccetera. Altri modelli prendono invece in considerazione il territorio nelle sue rappresentazioni 'antropizzate', visualizzando in forma tattile degli esempi di particolare rilevanza, quali: un aeroporto, una stazione ferroviaria, un porto, uno svincolo e un viadotto autostradale, un ponte, eccetera.
Modelli archeologici
L'archeologia è una disciplina che viene senza dubbio conosciuta attraverso l'osservazione e lo studio dei reperti, ma avere la possibilità di conoscere la natura e la struttura di un intero sito archeologico è sicuramente altrettanto rilevante. Il Museo Tattile Varese comprende quindi una sezione dedicata alla rappresentazione tattile - per mezzo di modelli  lignei - di alcuni siti archeologici di particolare rilevanza mondiale. Questo permette una sorta di ricognizione tattile 'in pianta' delle più importanti civiltà del passato, delle quali nel corso dei secoli siano stati recuperati i resti. Per esempio: le Piramidi d'Egitto, Pompei, Machu Picchu....
Guide turistiche tridimensionali
La visita di una città d'arte è, il più delle volte, guidata da una conoscenza, anche superficiale, della sua pianta e della sua viabilità. Viene quindi dedicata una sezione del Museo a dei modelli tattili che abbiamo definito 'turistici', modelli che abbiano cioè la funzione di spiegare in forma tattile e volumetrica la pianta di alcune delle principali città d'arte della Regione Lombardia, italiane ed europee, così da facilitarne, attraverso la conoscenza preliminare degli spazi urbani, le successive visite. Caratteristica saliente di questi modelli è la semplificazione dei centri storici nelle loro direttrici più importanti e la presenza di indicazioni in braille sugli edifici di maggior rilievo e sulle arterie principali.
Le vie d'acqua e i mulini
II territorio della provincia di Varese è costellato di mulini. Alcuni sono oggi in disuso, altri invece hanno subito una perfetta ristrutturazione non solo della struttura architettonica, ma anche dei meccanismi. Proprio con riferimento a questa particolarità del territorio trovano posto nel Museo modelli tattili di mulini, così da consentire non solo la conoscenza della struttura degli edifici, ma soprattutto la comprensione dei meccanismi di funzionamento. A questi sono affiancati dei modelli delle vie d'acqua e dell'idrografia artificiale che nell'area ha reso e rende possibile il funzionamento dei mulini stessi.
Dedalo multisensoriale
All'esterno del Museo Tattile Varese verrà realizzata un'installazione permanente destinata ai visitatori vedenti che - ospitata all'interno di una serie di container - rappresenterà una sorta di 'dedalo multisensoriale' nel quale i visitatori potranno scegliere di raggiungere l'uscita basandosi sulla sola vista e incontrando delle difficoltà dettate dall'utilizzo di una serie di luci 'ingannevoli', o potranno invece farsi guidare dagli input sonori e tattili che li accompagneranno invece con facilità lungo tutto il percorso. Obiettivo di questo dedalo sarà quello di dar vita ad una emozione esperienziale, sottolineando l'importanza di una fruizione multisensoriale della realtà e la necessità di considerare i sensi cosiddetti 'vicari' (udito, tatto, olfatto e gusto) come un supporto fondamentale al senso primario della vista.
Sito del Museo

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