La prima ricerca ha dato ottimi risultati
Una gravidanza per una donna affetta da sclerosi multipla è una buona idea? Pare di si.
Secondo un recente studio condotto dall’Università di Firenze le donne in gravidanza che assumano farmaci immunomodulanti come l’interferone beta e il glatiramenr acetato non incorrono in rischi di aborto spontaneo o di malformazioni.
Lo studio condotto dal gruppo di ricerca dell’Università di Firenze risponde agli interrogativi della pazienti affette dalla grave malattia neurodegenerativa che si domandano se e come una gravidanza possa interferire con il decorso della malattia e quali siano i potenziali rischi per il nascituro, derivati dall’uso – a volte massiccio – di farmaci.
La ricerca ha dimostrato che l’esposizione ai farmaci immunomodulanti non aumenta in maniera significativa il rischio di aborto spontaneo e che non esiste un rischio di malformazione per il nascituro. L’indagine è stata condotta in 21 tra i più grandi centri italiani per la sclerosi multipla, monitorando 423 gravidanze in 415 donne con sclerosi multipla, di cui 88 esposte all’interferone, per un periodo medio di circa quattro settimane, e 17 esposte al glatiramer acetato.
Lo studio è stato coordinato da Maria Pia Amato, professore associato di Neurologia e responsabile del Settore Sclerosi Multipla della SOD Neurologia dell’Azienda Ospedaliera di Careggi (Firenze), la quale ha spiegato che in assenza di evidenze certe il consiglio del neurologo è di sospendere i farmaci per almeno un mese prima di intraprendere una gravidanza. Grazie a questo studio è ora possibile proseguire il trattamento in sicurezza, almeno fino al momento del concepimento. Dal momento in cui ha inizio la gravidanza invece la madre accede a una sorta di naturale protezione, grazie alla quale il rischio di ricadute nei nove mesi di gestazione di riduce sensibilmente.
La ricerca ha permesso inoltre la raccolta di un database di informazioni che serviranno all’elaborazione di una valutazione globale, che prenda in considerazione anche l’impatto della gravidanza sul decorso a lungo termine della malattia, il ruolo dell’allattamento e molti altri aspetti della questione.
Lo studio “Pregnancy and fetal outcomes after interferon-β exposure in multiple sclerosis” è stato pubblicato qualche giorno fa sulla rivista Neurology.
Per info:
Associazione Italiana Sclerosi Multipla
http://www.aism.it/
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