Avvio ufficiale per l'organismo che si attendeva da un anno e mezzo. Nel primo incontro una panoramica generale dei problemi da affrontare e la decisione di organizzare i lavori con una divisione tematica in commissioni di lavoro. Pagano (Fand): "Finalmente il via, ora serve la massima concretezza"

Dopo l'apertura del ministro, è stata la volta degli interventi di numerosi componenti dell'Osservatorio, costituito da 40 membri con diritto di voto e altri dieci senza diritto di voto. Ad essere rappresentati sono i rappresentanti di diversi ministeri, istituzioni, enti pubblici e previdenziali, organizzazioni sindacali, insieme a 15 esponenti delle organizzazioni del non profit impegnate per la tutela dei disabili e dei loro familiari. La principale decisione è stata quella di organizzare il lavoro in commissioni tematiche che affronteranno in autonomia le singole questioni, per poi riportarle - in base all'ordine dei lavori che sarà deciso - nel comitato scientifico e nella plenaria. Le riunioni collettive si terranno, probabilmente, una volta ogni tre mesi.
"E' un bene essere finalmente partiti - commenta dopo la riunione il presidente della Fand Giovanni Pagano - perché aspettavamo questo momento da un anno e mezzo: ora la priorità è quella di organizzarsi al meglio perché i lavori possano essere proficui e mirati. I problemi, dalla scuola al lavoro, dalla non autosufficienza alla scarsa assistenza domiciliare, fino all'istituzionalizzazione, li conosciamo bene e su di essi sono state spese molte parole. Ora arriva il tempo della concretezza".
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