Il progetto Light For Life è rivolto ai nati prematuri e a chi è affetto da malattie della retina che, se non curate in tempo, possono far perdere la vista. Iniziativa dell'Associazione Nazionale Famiglie Emigrati. L'obiettivo: formare medici esperti
PALERMO - Sostegno, solidarietà, accoglienza, conforto psicologico ed aiuto medico a tutti quei bambini nati prematuri ed affetti da malattie della retina che se non curate in tempo possono portare alla cecità. E' questo lo scopo principale del progetto Light For Life, fortemente voluto dall'Associazione Nazionale Famiglie Emigrati, che oramai da parecchi anni opera nel campo della solidarietà. Ieri e ancora oggi, infatti, presso il reparto di oculistica degli ospedali riuniti Villa Sofia - Cervello a Palermo, Antonio Capone, noto esperto in campo di Rop, ha visitato e continuerà a visitare 50 bambini provenienti da tutta Italia nati prematuri e affetti dalla Rop, "acronimo americano della retinopatia del prematuro". Una patologia questa che colpisce i neonati prematuri e che se non diagnosticata e curata tempestivamente può portare alla cecità. Sono coinvolti direttamente nell'iniziativa l'unità operativa di oculistica dell'Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello ed il gruppo di retina consultans del Beaumont Hospital Royal Oak del Michigan. Un progetto quello di Light For Life ideato e promosso dalla delegata Anfe di Detroit, Teresa Nascimbeni, reso possibile grazie alla continua raccolta di fondi da parte di tutte le delegazioni Anfe nel mondo.
Il dottor Capone, con il contributo del dottor Trese, ha curato la formazione di 5 oculisti italiani che hanno raggiunto una competenza avanzata sui protocolli diagnostici e terapeutici della Rop. Per un ulteriore sviluppo del progetto è stato necessario l'acquisto della ret-cam, una sofisticata attrezzatura che consente uno studio più approfondito della malattia. "L'acquisto della ret-cam - dice il direttore generale dell'A.O. Villa Sofia - Cervello Salvatore Di Rosa -, oltre che dalla direzione strategica è stato fortemente voluto anche dall'assessore alla Sanità Russo, sensibile a questa problematica. Questa dotazione consentirà ai nostri medici di seguire con maggiore accuratezza tutti i prematuri rafforzando il ruolo di centro di riferimento per la Rop della U.O. di oculistica, per la città di Palermo e per la Sicilia occidentale".
Tra i medici presenti durante le visite, oltre al dottor Angelo Trapani, oftalmologo pediatrico esperto di Rop, ci sarà anche la dottoressa palermitana Paola Scibetta, che ha conseguito la fellowship sulla Rop al Beaumount Hospital, riuscendo ad assimilare gli insegnamenti del dottor Capone e i protocolli di diagnosi e terapia laser americana per i nati pre-termine. In questo modo, a poco più di cinque anni dalla firma del progetto Light For Life, i "viaggi della speranza" di intere famiglie italiane che andavano a Detroit per operare i propri bambini si sono ridotti significativamente.
"Il progetto nei prossimi anni è quello di riuscire a formare il maggior numero di specialisti - si augura il primario del reparto di oculistica di Villa Sofia, Antonino Pioppo -, investendo principalmente sui giovani medici. In tal modo, saremo autonomi anche per il trattamento chirurgico della Rop. "Iniziative come queste ben sposano lo statuto dell'ente che presiedo - aggiunge il presidente Nazionale dell'Anfe, Paolo Genco - e per tale ragione ho creduto sin dall'inizio al progetto portandolo avanti con grandi sforzi firmando il protocollo di intesa tra gli ospedali di Detroit e Palermo. Ma ciò è solo un punto di partenza per tutti quei bambini che tanto bisogno hanno di cure ed assistenza medica. Light of Life è andata avanti ottenendo brillanti risultati. Siamo pronti al passo conclusivo: riuscire ad eseguire gli interventi chirurgici per la Rop a Palermo".
Circa l'80% dei bambini prematuri, con un peso inferiore a 1 chilo, può sviluppare la Rop ma la maggior parte può guarire senza alcun bisogno di trattamento. I bambini affetti da Rop necessitano di trattamento nel piú breve tempo possibile. Le cure attuali hanno ridotto gli effetti devastanti causati dalla Rop, che finora nel mondo, rimane la maggior causa di cecità infantile per patologia retinica.
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