Durante l'incontro l'Inps ha puntato il dito contro le ASL
Evitare un ulteriore, inutile disagio per le persone con autismo e le loro famiglie, soprattutto in presenza di uno stato di salute già certificato ed irreversibile: è con questo obiettivo che Autismo e Futuro Onlus ha incontrato nei giorni scorsi il Coordinamento Medico Legale Generale dell'Inps. Al centro della discussione la necessità, rivendicata da Autismo e Futuro, che l'Inps escluda dalle verifiche sulla permanenza dello stato di invalidità le persone con diagnosi di autismo e disabilità già accertata del 100%, in quanto affetti da una delle patologie che il Decreto Ministeriale 2 luglio 2007 esclude espressamente dai controlli.
Autismo e Futuro prosegue la propria azione di stimolo alle Istituzioni per evitare che le difficoltà burocratiche si traducano in ulteriori aggravi nella vita quotidiana delle famiglie delle persone con autismo; questo è infatti il dato emerso dall'incontro di ieri, in cui l'Inps ha puntato il dito contro le Asl affermando che a loro andrebbe imputata la responsabilità del mancato invio della documentazione necessaria a confermare la permanenza dello stato invalidante.
Ma i cittadini, soprattutto se già gravati da un quotidiano tutt'altro che semplice, non possono e non devono subire le conseguenze di un sistema di verifiche straordinarie che si è dimostrato superfluo e vessatorio. Sono moltissime le persone con autismo (per il tramite di genitori e amministratori di sostegno) che stanno ricevendo lettere che le invitano a visite di accertamento e all'invio della documentazione che attesti la permanenza dello stato invalidante.
L'Inps, chiamata da Autismo e Futuro a rispondere degli ulteriori disagi derivanti dalle visite di controllo alle persone con autismo e ai loro familiari, non può far gravare sulle famiglie un onere che spetta alle Aziende Sanitarie Locali: sarebbe compito delle Asl, infatti, inviare la documentazione necessaria alle verifiche, e nel caso questa giunga incompleta, da questo non può derivare l'ulteriore aggravio di incombenze per il cittadino.
Autismo e Futuro ha scritto alcuni giorni fa al Direttore Generale, Mauro Nori, e alla Dottoressa Gabriella Di Michele, Responsabile della Direzione Regionale del Lazio, per chiedere un appuntamento e, se del caso, dare un contributo per la soluzione di questa problematica. L'Istituto ha prontamente risposto alla sollecitazione di Autismo e Futuro, tesa a far rispettare il Decreto che esclude dal piano di verifica ordinaria e periodica sulla permanenza della condizione invalidante coloro che siano affetti da "patologie mentali dell'età evolutiva e adulta con gravi deficit neuropsichici e della vita di relazione", tra le quali rientra la sindrome autistica.
L'obiettivo di Autismo e Futuro continua ad essere il pervenire all'attuazione di un intervento tempestivo e capillare, che faccia rispettare il decreto sopracitato, tenendo in considerazione prima di tutto il diritto delle famiglie delle persone con autismo a non veder aggravate le proprie difficoltà quotidiane, evitando nel contempo un dispiego inutile di denaro pubblico.
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