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lunedì 17 gennaio 2011

Sicilia: stage in aziende per le categorie disagiate, la regione difende l'iniziativa

disabile lavora in fabbricaIncontro tra l'assessore Piratino e le parti sociali. "Questo sostegno non potrà in alcun modo trasformarsi in nuovo precariato, in quanto le pubbliche amministrazioni non hanno alcun ruolo nel percorso previsto"
PALERMO - L'assessore regionale alle attività sociali, Andrea Piraino, ha convocato ieri pomeriggio un incontro con le parti sociali per approfondire i termini dell'avviso pubblico "per la concessione in via sperimentale, di contributi agli organismi del Terzo Settore che attuano azioni di contrasto alle vecchie e nuove povertà". Con l'incontro, soprattutto, l'assessore ha voluto rispondere alle critiche dei rappresentanti di sindacati e imprese nei riguardi del bando per lo svolgimento di stage in aziende private da parte di appartenenti a categorie disagiate che, a parere loro, "aumenterebbe soltanto il precariato". "Se c'è da rettificare, aggiustare, - dichiara l'assessore - cambiare o addirittura da cancellare qualcosa, siamo pronti a fare un passo indietro". I 700 (e non 8400 come era stato erroneamente divulgato) destinatari dell'avviso sono soggetti appartenenti a fasce deboli che senza un sostegno, non avrebbero alcuna possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro.
"Questo sostegno - ha sottolineato l'assessore Piraino - non potrà in alcun modo trasformarsi in nuovo precariato, in quanto le pubbliche amministrazioni non hanno alcun ruolo nel percorso previsto". L'assessore si è impegnato a recepire le indicazioni operative emerse dal confronto attraverso la definizione di specifiche linee guida per l'attuazione dell'avviso. Sul piano più generale, per evitare la lamentata frammentazione degli interventi, Peraino si è pure impegnato a gestire tutte le risorse destinate alle Politiche Sociali, in base ad un Documento Unico di Programmazione, concertato con i rappresentanti delle forze sociali, del Terzo Settore e del Volontariato.
Ed inoltre Piraino ha comunicato che nei prossimi giorni saranno pubblicate le linee guida per l'integrazione sociosanitaria, come avvio del raccordo fra politiche sociali e politiche della Salute. Tenendo conto di alcune proposte avanzate durante l'incontro, si è poi convenuto di gestire, sulla base di una strategia di sistema, tutte le risorse destinate alle politiche attive del lavoro e dello sviluppo.
A difesa degli stage si è espresso anche il direttore regionale della Caritas, don Sergio Librizzi: "La sostanza del decreto regionale che istituisce il bando per gli stagisti è stata travisata, alimentando sterili polemiche - ha detto Librizzi - Le borse lavoro riguardano circa 700 stagisti e non 8.400". Per il direttore della Caritas siciliana, inoltre, si tratta di "un decreto ben congegnato" e che non creerebbe alcuna sacca di precariato. "Non so e non voglio sapere chi e perché ha interessi a criticare il decreto - ha detto ancora Librizzi - Sicuramente sono pretesti che non riguardano gli ultimi, cioè a dire coloro i quali sono i beneficiari del lavoro svolto dalle onlus diocesane; le borse - lavoro altro non sono che delle offerte di opportunità e il nostro è un compito di mediazione".

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