L’Inps rifiuta la visita domiciliare e sospende la pensione di invalidità
Lo scorso 5 settembre, durante la prima edizione di “In Vita alla Vita”, Festival della Solidarietà del Comune di Catania in onore di Salvatore Crisafulli, si è parlato di disabilità gravissima, di assistenza e anche di eutanasia.
Sul palco e in collegamento video hanno infatti racconteranno la loro storia anche altre persone colpite da gravissime disabilità, tra le quali Francesco Spoto, immobile a letto da 6 anni, affetto da SLA.
“Non ci costringete a vivere, ma fateci vivere con dignità” , queste le parole che Francesco pronuncia grazie al suo comunicatore a puntamento oculare. Francesco ovviamente non ha partecipato alla manifestazione, ma ha preparato insieme a Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore, un video da mandare in onda durante la manifestazione in piazza duomo.
Lo scorso 5 settembre, durante la prima edizione di “In Vita alla Vita”, Festival della Solidarietà del Comune di Catania in onore di Salvatore Crisafulli, si è parlato di disabilità gravissima, di assistenza e anche di eutanasia.
Sul palco e in collegamento video hanno infatti racconteranno la loro storia anche altre persone colpite da gravissime disabilità, tra le quali Francesco Spoto, immobile a letto da 6 anni, affetto da SLA.
“Non ci costringete a vivere, ma fateci vivere con dignità” , queste le parole che Francesco pronuncia grazie al suo comunicatore a puntamento oculare. Francesco ovviamente non ha partecipato alla manifestazione, ma ha preparato insieme a Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore, un video da mandare in onda durante la manifestazione in piazza duomo.
“Sono due mesi che l’Inps mi chiede di recarmi alle visite di controllo minacciandomi di sospendermi la pensione di invalidità. Ho fornito certificati medici invitandoli a una visita domiciliare, ma non ci sentono e si devono vergognare. Io nelle mie condizioni, tracheostomizzato e attaccato al respiratore devo recarmi all’Inps?”
Secondo le dichiarazioni di Pietro Crisafulli la pensione di invalidità è stata ufficialmente sospesa, e Francesco vive senza assistenza.
Salvatore Crisafulli, 45 anni, a causa di un gravissimo incidente accaduto sette anni fa incidente è entrato in coma vegetativo, dal quale si è clamorosamente risvegliato. Salvatore ha combattuto a lungo contro l’ipotesi della richiesta di eutanasia, chiedendo un’assistenza che permettesse a lui e alla propria famiglia una vita quanto più dignitosa possibile.
Molte volte ha pensato di non farcela ad andare avanti, soprattutto considerando il totale abbandono da parte delle istituzioni. Grazie al clamore mediatico, sollevato soprattutto dai giornalisti de Le Iene, Salvatore ha finalmente ottenuto un adeguata assistenza medico-sanitaria.
La famiglia Crisafulli insieme all’associazione Sicilia Risvegli ha dato vita a questa manifestazione per dare voce a tutte le persone che, come Salvatore e come Francesco, vivono una gravissima disabilità e hanno diritto a una vita dignitosa.
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