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mercoledì 10 novembre 2010

A.I.A.S. - C.S.R. Piazza Armerina"Chiude Centro Diurno"

CHIUDE CENTRO DIURNO PER DISABILI Manifestazioni eclatanti in arrivo
  2010-11-09 -  Domenica 7 novembre si è celebrata l’assemblea dei soci della sezione A.I.A.S.- C.S.R. di Piazza Armerina. Il presidente, Lorenzo Naso, ha informato i soci della chiusura del “Centro Diurno” che avverrà il 10 novembre per scadenza della convenzione non ancora rinnovata nonostante avanzata, in tempo utile, la richiesta di rinnovo. Alla chiusura sono interessati anche i centri del C.S.R. di Enna e Barrafranca che in totale assistono 53 disabili. Venerdì prossimo è programmato un incontro con i rappresentati della provincia e i comuni interessati: Enna, Calascibetta, Villarosa, Aidone, Piazza Armerina e Barrafranca. I familiari attendono con ansia il risultato dell’incontro e dichiarano “se non riprenderà il servizio, siamo pronti a intraprendere ogni possibile azione, anche eclatante”. Nel corso dell’assemblea, Naso, ha comunicato che la campagna di sensibilizzazione sugli stalli riservati alle persone disabili, avviata da oltre un anno, non è ancora conclusa perché non ha avuto l’esito sperato. Si è ottenuto un incremento del numero degli stalli riservati, ma la maggior parte di essi sono privi di segnaletica orizzontale e dicitura di rimozione forzata, non ancora installate nonostante le ripetute promesse dell’amministrazione comunale, e soprattutto tantissimi continuano a essere occupati, senza alcuna sanzione, abusivamente da cittadini intolleranti verso i diritti altrui e non solo quelli delle persone disabili. Ormai regna caos assoluto: Strisce gialle supportate da una segnaletica verticale che indica parcheggi a pagamento; stalli situati in pendenza, a pochi metri da strisce blu in perfetta pianura, bidoni di spazzatura parcheggiati all’interno delle strisce gialle che delimitano lo stallo riservato alle persone disabili. Poi, da quando ci sono le strisce blu, sempre più stalli occupati abusivamente, auto che occupano gli scivoli, i marciapiedi etc. E’ stata, inoltre, avviata, con l’opera di diversi volontari, una mappatura delle barriere architettoniche finalizzata alla determinazione dello stato di accessibilità nelle strutture pubbliche o private aperti al pubblico. L’aias nonostante si sia scontrata con l’indifferenza delle istituzioni e di molti cittadini ha avviato il censimento sulle barriere architettoniche perché il suo abbattimento rappresenta la terra promessa attraverso una legislazione mai applicata. L’obiettivo non è solo la mappatura delle barriere esistenti, ma soprattutto formare nella cittadinanza una consapevolezza rispetto a un tema che riguarda tutti i cittadini, non solo in forza di un doveroso senso di solidarietà nei confronti di chi è portatore di una forma di limitazione delle abilità fisiche e sensoriali, ma perché una città più accessibile è più godibile da parte di tutti. La mappatura sarà visibile in modo permanente sul sito dell’aias armerina (www.aiasarmerina.org) e chiunque può conoscere attraverso “LA BANCA DATI” lo stato di accessibilità delle strutture censite. Purtroppo anche in questo caso i primi dati rilevati messi a confronto con simili rilevamenti del 1994 non evidenziano miglioramento sostanziale, quindi sensibilità zero da parte di enti che dovrebbero applicare e fare rispettare la normativa vigente. Troppa superficialità che va oltre ogni limite di sopportazione e che a breve dovrà essere oggetto di confronto con i responsabili.

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