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sabato 27 novembre 2010

L'Ict del futuro? Dovrà abbattere il digital divide

Serious game che simulano la disabilità, progetti per l'interazione cervello-computer e soluzioni di domotica: a Handimatica una proiezione sulle tecnologie dei prossimi cinque anni. Tante le sfide per abbattere ogni tipo di barriera

Handimatica - seminarioBOLOGNA - Cosa offrirà la tecnologia tra cinque anni? Come consentire l'accesso delle nuove Ict a tutti, comprese le persone che non hanno la possibilità di "restare al passo" con l'evoluzione tecnologica, per via dell'età avanzata o della scarsità di risorse economiche? Sono queste le domande poste dal convegno che si è svolto ieri a Handimatica, la mostra-convegno delle Ict per la disabilità in corso a Bologna. Nel secondo giorno della manifestazione è arrivata la visita a sorpresa di Nichi Vendola, che si è soffermato negli stand dell'esposizione alla scuola e alla Fondazione Aldini Valeriani.
Il convegno "La tecnologia, oggi e domani, in tutti gli ambiti di vita" lancia uno sguardo in avanti sulla tecnologia dei prossimi anni. "Banda larga, strumenti per l'interattività, schermi leggibili, accesso vocale saranno sempre più disponibili per tutti - ha sottolineato Pierluigi Ridolfi dell'Università di Bologna, moderatore del convegno -. Tuttavia, mentre le persone giovani sono vicine alle innovazioni tecnologiche, c'è una fascia di popolazione, e penso soprattutto agli anziani, che rischia di restare vittima di un digital divide".
Come ha spiegato il direttore della Rete regionale Lepida, Gianluca Mazzini, "la Regione Emilia-Romagna ha un finanziamento di 30 milioni di euro, di cui 20 sono già stati stanziati per diffondere la banda larga anche nelle zone dove non è economicamente conveniente farlo, come la montagna e le zone agricole. Nell'arco dell'ultimo anno siamo passati da una mancata copertura del 12% della popolazione regionale al 7%. Dopo avere distribuito le infrastrutture c'è poi un secondo step, che consiste nel favorire l'uso delle tecnologie: per questo siamo impegnati in percorsi di formazione e nella creazione di servizi specifici".
Serious game che simulano la disabilità, progetti innovativi per l'interazione cervello-computer e soluzioni di domotica con controllo a distanza sono invece protagonisti della visita di Vendola. "Non conosco un luogo più importante di questo per educare la politica a conoscere la realtà - ha detto il governatore della Puglia -. A Handimatica c'è una concentrazione straordinaria di temi legati all'implementazione della qualità del vivere e all'abbattimento di barriere culturali sempre più complesse, legate al pregiudizio ma anche al non apprendimento e al digital divide. Vedo un mondo capovolto, senza barriere architettoniche e in cui si realizza la convivialità tra differenze". Tra le tecnologie illustrate al governatore le creazioni del consorzio campano Esc, con un banco elettronico touschscreen per la didattica e una soluzione di domotica ‘totale' che permette, da un qualsiasi dispositivo (ipad, pc, iphone) il controllo e la regolazione del funzionamento della casa a distanza.
Tobi (Tools for brain computer interaction) è invece l'innovativo progetto internazionale a cui partecipa il Centro ausili regionale dell'Emilia-Romagna: uno strumento - di cui esiste già un prototipo - che permette l'utilizzo di un dispositivo Ict attraverso gli impulsi cerebrali. Tobi, che sarà concluso nel 2012, consentirà di dare un ordine a un computer semplicemente pensando al movimento di un arto o concentrando la propria attenzione su una lettera o un'immagine. Vendola ha sperimentato poi "Come se", il videogioco creato da Asphi per simulare disabilità visive e uditive e si sofferma ad osservare GuidaTuAuto, il primo videogioco accessibile che simula la guida di un veicolo ed è utilizzabile anche da persone disabili.

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