L'offerta dei servizi sarà costruita dal basso anzichè dall'alto
«Si tratta di una vera e propria "rivoluzione copernicana", con l’offerta di servizi costruiti "dal basso", invece che "dall’alto", realizzando il doveroso legame tra disabilità, Istituzioni e diritti umani»: questa è, secondo Domenico Costantino, presidente dell'Associazione MO.V.I. ONLUS (Movimento per la Vita Indipendente delle Persone con Disabilità) del Molise, la nuova Legge approvata nella sua Regione, presentata ufficialmente nei giorni scorsi a Termoli (Campobasso) - e che si basa essenzialmente su due princìpi fondamentali: la capacità di autodeterminazione delle persone con disabilità e la libertà.
Leggiamo di seguito, nelle parole dell'avvocato Maria Cariello, cha ha fornito all'Associazione MO.V.I. il supporto professionale per tradurre le idee in realtà normativa, cosa è stato fatto per portare la proposta di legge in consiglio regionale e farla arrivare ad approvazione.
A conclusione dell'anno trascorso e della ratifica della Convenzione Internazionale sui diritti delle persone con disabilità (L. 18/09) è con viva soddisfazione che comunichiamo l'approvazione da parte del Consiglio regionale della Legge "Interventi regionali per la vita indipendente".
Abbiamo iniziato a lavorare su una proposta di legge regionale che desse attuazione alla L. 328/2000, nella realizzazione del "sistema integrato di interventi e servizi sociali", quindi nella attuazione di progetti individuali per l'assistenza autogestita, dando rilievo al fatto che l'assistente personale è lo strumento che consente al disabile di rendersi indipendente e di rendere indipendenti le famiglie, andando incontro alle stesse possibilità di successo o di fallimento di qualunque cittadino.
Sicchè forti della recente approvazione della Convenzione internazionale sui diritti dei disabili, ONU, che conferma l'obiettivo di superare le lacune legislative che impediscono ai disabili di vedere riconosciuti a pieno i propri diritti di esseri umani, la Regione Molise ha sanato questa lacuna, disciplinando ai sensi dell'art. 39, comma 2, della Legge 104/1992, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati.
La realizzazione di programmi di assistenza "gestiti in forma indiretta" rappresenta una modalità innovativa nel sistema dei servizi socio-assistenziali assicurando alla persona con disabilità la possibilità di autodeterminare: il livello di prestazioni assistenziali di cui necessita, i tempi, la scelta dell'assistente personale e la gestione del rapporto contrattuale.
Chiave di volta della disciplina normativa è quella inerente al taglio esistenziale, approdando a prospettive che mettono in primo piano gli spazi della quotidianità, il sistema dei rapporti familiari, affettivi, sociali, di cultura, le relazioni di partecipazione sociale, di espressione in chiave di libertà.
Chi persegue l'indipendenza, sa che attorno a ogni persona con disabilità che sia libera, si aprono spazi di libertà per genitori, fratelli, figli, coniugi, compagni, amici, con essa in relazione.
L'assistente personale è una presenza disponibile alle esigenze, e comunque alle (cangianti) necessità della persona "assistita".
Questo testo restituisce la libertà al disabile di decidere da chi, come e quando ricorrere all'aiuto dell'assistente personale, riportando nelle sue mani queste decisioni.
Nel dare atto del lavoro svolto da tutto il Consiglio Regionale, il MO.V.I. esprime un ringraziamento al Consigliere dott. Chieffo portavoce nella sede consiliare della iniziativa legislativa ed apprezzamento al dott. Niro per la disponibilità al confronto costruttivo sui contenuti del testo.
Capacità di autodeterminazione e libertà, questi i principi base della nuova modalità di assistenza.
Nel dettaglio: la domanda di un progetto di Vita Indipendente viene presentata all'Ente Gestore di competenza e deve contenere l'indicazione delle proprie condizioni psico-fische e dei propri bisogni, degli obiettivi di indipendenza da realizzare, sulla base dei quali, viene quantificato il piano economico per condurre una vita possibile e sostenibile, da realizzare con il supporto di uno o più assistenti personali scelti dal richiedente.
Gli assistenti personali saranno formati dall'utente secondo le proprie e specifiche necessità.
"Vita Indipendente" non significa che non abbiamo bisogno di nessuno, ma che vogliamo esercitare il medesimo controllo e fare le medesime scelte nella vita di tutti i giorni che i nostri fratelli e sorelle non disabili, vicini ed amici danno per scontati. Vogliamo crescere nelle nostre famiglie, andare nelle scuole della nostra zona, usare lo stesso bus, fare lavori che siano in linea con la nostra educazione e le nostre capacità.
Vincente la tecnica redazionale: non più diritti a tempo determinato, concessi (e mai garantiti) con interventi frammentari per un anno o forse due, ingannevoli per la indipendenza raggiunta, alla quale è bene che la persona non si affezioni troppo.
Ed in questo, un motivo di orgoglio: il Molise è l'unica regione che ha disciplinato i programmi di aiuto alla persona ai sensi dell'art. 39, Legge 104/1992 con lo strumento legislativo, conferendo così certezza una volta e per sempre ad un ritrovato esercizio dei diritti soggettivi.
Maria Cariello
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