Cosa cambia nella procedura di riconoscimento dell'invalidità, come cambia e quali sono le conseguenze reali?
Moltissimi cittadini saranno sottoposti a doppia visita in seguito ai recenti provvedimenti attuati dall’Inps che ritiene indispensabile la visita diretta. Cerchiamo di far chiarezza sulla procedura di riconoscimento dell’invalidità civile così com’è strutturata attualmente.
LA NORMATIVA - Dal primo gennaio 2010 la domanda di accertamento di invalidità, handicap e disabilità si presenta all’INPS e non più alle Aziende USL. Le competenti Commissioni ASL sono integrate da un medico INPS. Si tratta delle disposizionI rese operative dalla circolare INPS 28 dicembre 2009, n. 131.
L’integrazione delle Commissioni ASL con un medico INPS dovrebbero servire ad abbreviare i tempi e risparmiare in termini di gestione. Le visite dirette dovrebbero essere limitate ai casi dubbi o ai casi in cui tra i medici ci sia un disaccordo, consentendo in ogni caso un ampio ricorso alla valutazione sugli atti, e non scomodando nuovamente il cittadino.
Il problema è però che il nuovo sistema non funziona. Sono troppe le Commissioni ASL in cui il medico INPS non è ancora presente, la documentazione sanitaria completa non viene trasmessa all’INPS e le concessioni di provvidenze economiche non sono cambiate.
L’INPS dunque ha cambiato le proprie indicazioni con una Comunicazione del 20 settembre del Direttore Generale, non diffusa nel sito ufficiale. Il riassunto di tali disposizioni è espresso dalla frase “Si rende indispensabile potenziare il ricorso all’accertamento sanitario diretto sulla persona con l’obiettivo di verificare la sussistenza ovvero la permanenza dei requisiti sanitari (...).”
L’intento dovrebbe essere quello di rendere definitivo il giudizio medico legale dei sanitari INPS ed evitare al cittadino verifiche straordinarie, ma sembra evidente che si tenda all’inasprimento dei meccanismi di controllo e di concessione delle previdenze.
La visita diretta, secondo le Linee Guida allegate alla nota, è infatti indispensabile per garantire trasparenza e coerenza metodologica.
COSA CAMBIA? – Moltissimi cittadini saranno sottoposti a una doppia visita: prima all’ASL e poi all’INPS. Questo ovviamente comporterà disagi ai cittadini e ritardi nelle tempistiche, oltre che un aumento delle spese di gestione da parte dell’INPS stesso.
Il cittadino che chiede l’accertamento (primo accertamento, revisione o altro) potrà ottenere dalla commissione ASL una valutazione unanime oppure no.
Nel caso di valutazione non unanime dovrà sottoporsi a valutazione presso la commissione INPS (secondo la circolare 131/2009). Nel caso di valutazione unanime teoricamente non ci sarebbero problemi. Purtroppo però le Linee Guida sopracitate suggeriscono il ricorso prioritario alla visita diretta in tutti i casi, soprattutto quando siano previsti benefici assistenziali.
Le uniche eccezioni previste dalle Linee Guida riguardano i casi in cui si sia preposta l’applicazione del DM 2 agosto 2007, minori con patologie validamente documentate (soprattutto concernenti la sfera psichica o con patologie di tipo genetico-malformativo), soggetti inseriti in strutture di lungodegenza o in residenze protette., soggetti interdetti, soggetti di interesse geriatrico con perdita dell’autonomia personale, patologie neoplastiche di comprovata gravità.
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