ENNA E PROVINCIA, DOPO LA PROTESTA LA SCHIARITA
di Paolo Di Marco - Giornale di Siciliaottobre 2010 - Dunque finalmente è arrivato il dietrofront da parte dell'Asp, che aveva comunicato da un giorno all'altro l'interruzione delle terapie per moltissimi assistiti. Non erano mancate le proteste, sia da parte del Csr e dell'Aias che da
parte dei genitori. Questi ultimi avevano convocato - giovedì scorso - una assemblea, affollatissima. Ecco cos'era successo, nel racconto del Giornale di Sicilia. L'Asp ha confermato, nella riunione di giovedì sera presso il 64 Rooms di Enna bassa convocata dalle famiglie dei disabili seguiti dai centri Csr e Aias, che i cicli completi di trattamenti riprenderanno. Dei 300 mila euro che mancavano per arrivare a fine anno, la Regione non finanzierà solo il 10 per cento. "Abbiamo posto riparo - dice Giuseppe Adamo del Csr - ad una gravissima ingiustizia. Adesso attendiamo la settimana entrante per pianificare con l'Asp il 2011". Ma la rabbia delle famiglie disabili si è fatta sentire tutta e si è riversata tutta sui politici presenti e sulla rappresentante dell'Asp, la dottoressa La Malfa. Più volte gli interventi sono stati interrotti dalle urla dei genitori che da un giorno all'altro si sono ritrovati senza assistenza per i propri figli. La dottoressa La Malfa ha ricordato che una soluzione comunque è stata trovata e che "la sospensione dei trattamenti è revocata". "In questa vertenza - dice Calogero Vetriolo, delegato nazionale dell'Aias - abbiamo dovuto tagliare pochi trattamenti, ma questo non vuol dire che penalizzeremo i disabili".
Dall'Asp sono arrivate le rassicurazioni e quindi da lunedì i cicli completi dei trattamenti riprenderanno. La rabbia sta nel fatto che su una spesa storica riconosciuta per il triennio 2006-2009 di 3 milioni 488 mila euro l'anno, l'Asp avrebbe fatto una richiesta complessiva di circa 2 milioni per il 2010. Non solo, ma come spesa pro-capite la Regione accorda 64 euro per Catania, 45 per Trapani, 18 per Palermo e 10,45 per Enna. Complessivamente, su 156 milioni di euro che la Regione stanzia all'anno per il trattamento dei disabili, ben 78 vanno in provincia di Catania e neanche 2 milioni ad Enna. "Quello che succede in provincia - continuano i procuratori del C.S.R Adamo, Vetriolo e Naso - è una vergogna". Il deputato regionale del Pd Elio Galvagno non conosceva questi numeri: "Per me sono una novità. Nelle commissioni all'Ars cercheremo di fare chiarezza". La dottoressa La Malfa ha tentato di rassicurare la platea abbastanza agitata confermando che l'Asp è "un'alleata dei disabili, non la controparte". L'altro deputato regionale presente, Paolo Colianni dell'Mpa, ha confermato che "si farà interprete di queste istanze in commissione sanità all'Ars". Anche il sindaco di Barrafranca, Ferrigno, ha detto che "i Comuni faranno la loro parte".
Giuseppe Capizzi di Calascibetta: "Mia moglie è affetta da sclerosi multipla e anche un'interruzione di qualche giorno preguidca il lavoro di anni e anni". "Non c'è nessuna sensibilità - afferma Liborio Nicosia - trattano i nostri figli come bestie". Lorenzo Naso dell'Aias di Piazza Armerina: "Non ci viene riconosciuta la premialità". Il presidente provinciale dell'Aias Giuseppa Zacco tiene a precisare che "la sospensione del trattamento riabilitativo è stata inviata dall'Asp. L'unico mio interesse da difendere riguarda i disabili".
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